Gli studenti dell’AE di Racconigi  presentano le bellezze artistiche del proprio edificio

 

 La presenza  di un dipinto  del Quattrocento nascosto da anni in una stanza  della scuola  è stata l’occasione che ha dato vita al progetto realizzato dagli studenti del Liceo Arimondi-Eula di Racconigi.  L’opera, una splendida Madonna della Misericordia del Quattrocento attribuita al pittore cavallermaggiorese Giorgio Turcotto, versa attualmente in condizioni di grave degrado. Da qui è nato il sogno dei ragazzi: pubblicizzare il dipinto e sensibilizzare sulla  necessità   di un immediato restauro conservativo. Per realizzare il loro obiettivo  gli alunni hanno deciso di aprire la scuola alla cittadinanza per  farne  conoscere il patrimonio artistico. L’edificio, infatti, prima di essere adibito a uso scolastico alla fine dell’Ottocento, era stato per secoli un convento dei Servi di Maria, e conserva, oltre alla Madonna del Manto, ancora importanti testimonianze del suo passato.

L’evento si è svolto sabato 22 novembre, davanti a un pubblico numeroso composto da famigliari, studenti, docenti e racconigesi, molti dei quali ignoravano completamente l’esistenza dell’affresco. Gli aluuni  hanno allestito una rievocazione storica in costume, che ha riportato in vita figure vissute in città nel Quattrocento . Il percorso guidato ha condotto i visitatori anche fuori dall’edificio, in piazza Muzzone  e nella chiesa di Santa Croce, dove in epoca napoleonica era stato traslato  il  prezioso coro ligneo barocco che ornava la sala capitolare del Convento servita.

Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo, animati dal desiderio di restituire dignità a un’opera che rischia di andare perduta proprio in un luogo dove si studiano l’arte  e la tutela del patrimonio artistico. È diseducativo, oltre che doloroso, vedere il dipinto sgretolarsi sotto gli occhi di tutti.

Ora, sottolineano gli organizzatori, la parola passa agli adulti — e in particolare alla Provincia di Cuneo, proprietaria dell’edificio — chiamati a non deludere i ragazzi e ad avviare un percorso concreto di restauro.

 

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