“CAMPIONI NELLA MEMORIA” per la Sezione di Racconigi Sport e Shoah
“Campioni nella Memoria” è il titolo di un Recital portato in scena sabato 28 gennaio a Racconigi, presso il Salone SOMS, dall’Associazione Culturale Progetto Cantoregi in collaborazione con la Sezione Racconigese del nostro Istituto. Il testo fa parte di un podcast del Salone Internazionale del Libro denominato “Fuoriclasse”. È stato lo stesso presidente di Progetto Cantoregi, Marco Pautasso, a portare sulla scena le storie di atleti perseguitati e uccisi nei diversi campi di sterminio a causa delle leggi razziali naziste e fasciste. La narrazione si è intrecciata alle testimonianze lette dagli studenti che, in questo modo, hanno potuto diventare parte attiva immedesimandosi nel vissuto di quegli sportivi per i quali né la bravura, né la preparazione atletica, né i grandi traguardi raggiunti vestendo i colori delle nazioni europee sono valsi a salvarli dai lager. Sul palcoscenico un lungo racconto, corredato di immagini, che ha percorso l’intera Europa presentando calciatori, nuotatori, pugili, schermidori, velocisti, tennisti, ginnaste, ... sul palco anche tre medaglie, realizzate in metallo da un alunno di 1 A meccanica, intrecciate al filo spinato …
Eppure, negli anni ’30, i regimi nazisti e fascisti in Germania e Italia utilizzarono lo sport come strumento di propaganda per ottenere il consenso popolare e dimostrare la loro presunta potenza; ciò nonostante giovani atleti che erano riusciti a entusiasmare le folle con le loro imprese sportive si ritrovarono, con le leggi del 1935 e del 1938, esclusi dall’attività professionale. Dopo la discriminazione legislativa arrivò, per loro, la deportazione nei campi e qui, per molti di loro, la morte.
Grazie agli stimoli ricevuti da Progetto Cantoregi un nutrito gruppo di studenti si è attivato e ha svolto molte ricerche durante la settimana precedente per scoprire le storie di diversi atleti discriminati. Ognuno ha cercato soprattutto nell'ambito del proprio sport e venerdì 27 gennaio hanno girato per le classi a raccontare alcune storie. Hanno anche creato un simbolo raffigurante una medaglia che, al posto del nastro per il collo, ha un filo spinato ... Infine ciascuno di loro è tornato a casa con l'impegno di portare immagine e storia dell'atleta a loro affidato alle loro squadre, che praticano oggi quello sport. Da oggi allora far parte di una squadra o di un team o conquistare un primato individuale non sarà solo orgoglio sportivo, ma anche un tributo ai “Campioni nella Memoria” e un impegno a non dimenticare.